Giovanna Garbuio è nata a Trieste nel 1967. Vive e lavora a Montebelluna (TV). Il suo è uno stile che mutua ironia, stile, colore e soprattutto i sogg...
Parlare dell’albergo e del ristorante “I Due Ragni” significa parlare della storia e della cultura di Treviso.
La locanda originaria, infatti, sulla quale oggi è stato ultimato un attento e prezioso processo di ristrutturazione e adeguamento funzionale, esisteva fin dalla fine dell’800. Si trattava di una stazione di posta intermedia, sorta immediatamente fuori dalle mura della città, per garantire ai corrieri un cambio di cavalli e un giaciglio per la notte, anche dopo le cinque del pomeriggio, ora alla quale le porte principali di Treviso si chiudevano per la notte. Da sempre la locanda aveva quindi camere pronte per i viaggiatori, ma è dalla fine degli anni quaranta del secolo scorso, subito dopo la fine della seconda guerra mondiale, che la locanda si trasforma in albergo, anche grazie a un ambizioso progetto di ampliamento che prevedeva anche la realizzazione di un grande corpo in vetro, ambiziosa sfida tecnologica per l’epoca. Proprio per evitare pericoli agli ospiti (i vetri antisfondamento non esistevano ancora), la proprietà chiese, a uno scultore specializzato in ferro, di realizzare una serie di ringhiere e balaustre di protezione. Toni Benetton, appassionato del proprio mestiere, fece di più: oltre alle ringhiere richieste portò ai proprietari due grandi ragni di ferro battuto che sono diventate simbolo dell’albergo e del ristorante, che da trentasei anni è di proprietà della Famiglia Fagotto che lo conduce con passione e competenza. Nel frattempo Toni Benetton è diventato uno degli scultori italiani più famosi e uno dei maggiori artisti contemporanei, la figura più autorevole nel campo delle macrodimensioni. Le sue opere, ben presto al centro dell’attenzione di privati e istituzioni pubbliche e religiose, furono richieste non solo nel Veneto, ma anche in Germania, Svizzera, Stati Uniti, ex Jugoslavia e in Giappone, esportando così il nome e la cultura italiana. Una curiosità in più: i due grandi ragni, visto il successo della locanda prima e dell’albergo e del ristorante poi, sono diventati sinonimo di fortuna e prosperità non solo per i proprietari, ma anche a livello locale: a Treviso e dintorni, infatti, si dice “ragno porta guadagno” e sembra che l’origine del detto sia da ascrivere proprio ai due aracnidi, opera prima di Benetton. Oggi il figlio dello scultore ha deciso, in accordo con la famiglia Fagotto, di riconoscere ufficialmente le due opere, i due grandi ragni in ferro battuto appunto, dando ancora più prestigio all’albergo e al ristorante trevigiano. La cerimonia ufficiale, che prevede anche il simbolico “taglio del nastro” che suggellerà la conclusione dei lavori di ristrutturazione e ampliamento, si terrà alle 19.00 del 30 settembre alla presenza di numerose autorità tra cui rappresentanti della Provincia di Treviso e i Sindaci di Treviso e di Villorba